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13, gennaio 2021
Lavandula angustifolia (nelle nomenclature botaniche precedenti era chiamata L. spica, L. vera o L. officinalis) appartiene alla famiglia delle Lamiaceae.
Si tratta di un arbusto perenne caratterizzato da fusti quadrati, foglie sottili (da cui deriva il nome della specie) e fiori profumatissimi, tipicamente blu (proprio nella tonalità che prende il nome di blu-lavanda) che sbocciano da fine primavera per tutta l’estate. Ne esistono molte varietà di diversi colori, dal lilla intenso al rosa, fino al bianco.
È una pianta estremamente resistente tanto alle basse temperature invernali quanto alle elevate temperature estive, nonché alla siccità. Vuole un’esposizione in pieno sole e un substrato anche povero, purché ben drenato. Va bagnata solo quando il terreno tende a seccarsi e le temperature sono molto alte, altrimenti può resistere a lungo tra un’annaffiatura e l’altra.
In giardino può essere utilizzata in aiuole e bordure, ma anche per siepi basse. Può anche essere tenuta in vaso su balconi e terrazzi: preferisce vasi profondi o fioriere, dove l’apparato radicale si possa sviluppare bene.
Curiosità
È sicuramente una delle piante aromatiche più apprezzate: le foglie e i fiori sono impiegate da sole (ad esempio nei tipici sacchetti per profumare la biancheria) o in miscuglio con altre erbe aromatiche. I fiori sono utilizzati dall’industria cosmetica per l’estrazione del profumo: vengono in mente subito le grandi distese che caratterizzano alcune zone della Francia, in particolare la Provenza.
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